
Fulmini ed Ormoni
“Fa’ defluire la tua energia una buona volta! apri questi Chakra otturati e cerca la sintonia con l’Universo! … ”
Avete anche voi un’amica così? Di quelle che di fronte ad ogni tipo di malanno o disagio ti invitano a scaricare le tensioni negative mettendoti in contatto con l’energia universale? Ecco io ce l’ho quest’amica, si chiama Morgana (detta Pina) ed uno dei suoi cavalli di battaglia è la “Risonanza di Schumann” che lei ama chiamare… il “respiro della Madre Terra”.
Quella della Terra che respira è senz’altro una bella immagine, anche se letteralmente parlando, si tratterebbe di un respiro un po’ affannoso, visto che la prima Risonanza di Schumann è collocata su una frequenza di 8Hz (circa).
Approfondimento
La Risonanza di Schumann
Cerchiamo di spiegarci meglio allora e di capire che cosa intende la mia amata Pina.
Bisogna andare un po’ indietro nel tempo, negli anni ’50, quando il fisico tedesco Winfried Otto Schumann espresse una formula matematica per descrivere lo spettro del campo elettromagnetico terrestre nella zona delle frequenze estremamente basse (fino a poche decine di Hz); quella formula prevedeva in particolare l’esistenza di alcuni picchi di frequenze (ossia onde elettromagnetiche particolarmente energetiche) collocati tra gli 8 ed i 30 Hz circa.
All’inizio degli anni ’60 i fisici Balser e Wagner riuscirono finalmente ad isolare le basse e bassissime frequenze del campo elettromagnetico terrestre dal rumore di fondo ed il risultato confermò la formula matematica di Schumann, mostrando dei picchi regolari corrispondenti alle frequenze di 7,83-14,1-20,3 e 26,4 Hz che vennero rinominati appunto Risonanze di Schumann.
Queste risonanze avvengono perché la calotta sferica compresa tra la superficie terrestre e la ionosfera si comporta come una guida d’onda, ossia come un canale che convoglia le onde elettromagnetiche all’interno delle due superfici affacciate tra loro con una continua riflessione dall’una all’altra (stesso effetto applicato alle fibre ottiche per intenderci).
Le Risonanze di Schumann
La ionosfera è la fascia dell’atmosfera compresa tra 60 e 1000 km di altezza nella quale radiazioni solari e raggi cosmici provocano la ionizzazione dei gas presenti.

I 7,83 Hz non sono altro che la prima frequenza propria di questa porzione della nostra atmosfera che viene continuamente eccitata e messa in risonanza dalle scariche elettriche prodotte dai fulmini (per inciso la lunghezza d’onda associata a questa frequenza è pari alla circonferenza terrestre).
Il monitoraggio e l’analisi delle risonanze di Schumann sono da tempo applicati in diversi campi della fisica: dallo studio dei mutamenti climatici sino alla previsione dell’attività sismica.
Ma non solo.
Ultimamente sono state proposte delle correlazioni tra neurobiologia e risonanze di Schumann in particolare per quanto riguarda i ritmi di sonno e di veglia ovvero i ritmi circadiani.
Le tecniche EEG (elettroencefalografia) e MEG (magnetoencefalografia) consentono di effettuare l’analisi in frequenza delle onde cerebrali ovvero delle variazioni di potenziale elettrico delle cellule nervose e del campo magnetico generato dai movimenti delle cariche elettriche tra i neurotrasmettitori del nostro cervello.
Il segnale delle onde cerebrali
Bene, andando ad analizzare gli spettri di frequenza delle onde cerebrali si osserva che agli stati di sonno e di veglia (denominati con le lettere greche) corrispondono range di frequenze ben distinte, ovvero:
RITMO | FREQUENZA [Hz] | STATO MENTALE |
Γ Gamma | 31-60 | MASSIMA CONCENTRAZIONE |
Β Beta | 14-13,9 | ATTENZIONE |
Α Alfa | 8-13,9 | RILASSAMENTO MENTALE |
Θ Theta | 4-7,9 | SONNO PROFONDO |
Δ Delta | 0,5 -3,9 | CONDIZIONI PATOLOGICHE (COMA) |
RITMO FREQUENZA STATO MENTALE
gamma 31-60 massima concentrazione
beta 14-13,9 attenzione
alfa 8-13,9 rilassamento mentale
theta 4-7,9 sonno profondo
delta 0,5-3,9 coma
Certo è assai curioso che la prima frequenza di Schumann, ossia la prima frequenza naturale del campo elettromagnetico terrestre (7,83Hz), coincida praticamente con la frequenza cerebrale che ci porta dal sonno alla veglia (7,9-8 Hz) ossia con quella che potremmo definire la “frequenza del risveglio”.
Non volendo sconfinare dal campo scientifico, sembrerebbe trattarsi di una semplice, anche se ben strana, coincidenza.
Se non che, studi recenti [1] hanno confermato che alcuni dei ritmi del nostro sistema endocrino legati alla produzione di ORMONI sembrano essere ben sintonizzati, in fase e frequenza, sui ritmi circadiani. Infatti, attraverso l’algoritmo matematico delle trasformate di Fourier (vedi articolo Il Tempo, la Frequenza e le vigne di Fourier“) è possibile scomporre il segnale delle onde cerebrali e quello del livello di ormoni sessuali nel sangue su un periodo di 28gg estraendone il contenuto in frequenza ed analizzandone i relativi sfasamenti.
Il segnale degli ormoni


Come si vede il risultato di queste analisi ha mostrato che
il segnale del progesterone e degli estrogeni è sintonizzato in frequenza e fase con il ritmo Theta delle onde cerebrali, e il ritmo Theta è a sua volta vicino alla prima frequenza propria del campo elettromagnetico terrestre ovvero alla prima Risonanza Schumann.
Recentemente è stata avanzata l’ipotesi [2], verosimile ma peraltro ancora tutta da indagare, che esista una correlazione tra il cosiddetto orologio magnetico terrestre (risonanze di Schumann), quello biologico (ritmo sonno/veglia) e quello endocrino (livelli ormonali) e che, forse per ragioni genetiche, la Biologia usi gli ormoni per mantenere le frequenze cerebrali sintonizzate sulle frequenze Schumann.
[2] Franco Valli “Risonanze di Schumann e Sistema Nervoso dell’uomo” Studylibit.com
Il respiro della Terra
Sin qui abbiamo sentito quanto ci dicono la fisica e la biologia sulle Risonanze di Schumann: che queste frequenze possano avere effetti terapeutici specifici sulla salute è però ancora tutto da dimostrare.
Siamo arrivati, per così dire, al BORDO delle nostre conoscenze scientifiche; oltre questo confine trovano posto la metafisica e la trascendenza nelle quali volutamente non entriamo.
Vogliamo conservarci però e magari utilizzare le sensazioni suscitate dalla indubbia presenza in Natura, dentro e fuori di noi, di queste frequenze particolari. Forse è questo ciò che vuole dire Morgana (detta Pina) quando utilizza la METAFORA della sintonia sul “respiro della Terra”.
Vuole semplicemente ricordarci che dentro ognuno di noi esiste un grande serbatoio di energia fisica e mentale cui attingere anche attraverso la consapevolezza di essere parte, e magari frutto “genetico”, di un intero “mondo risonante”.
Rosemary
“Se volete capire l’Universo, pensate in termini di Energia, Frequenza e Vibrazione.”
Nikola TESLA Chi era?

Rosemary
Mi chiamo Rosamaria Mascellini, Rosemary per gli amici di teatro e di lavoro. Sono un Fisico, prestato per molti (troppi) anni all’ Impresa e solo recentemente tornato alle sue passioni (meccanica quantistica e teatro) dalle e per le quali è nata la partecipazione, da Presidente e Blogger, alle Officine della Parola.

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16 Aprile 2019